Digital Weekly News: i best 5 youtube creators & digitalizzazione post covid-19

Digital Weekly News: i best 5 youtube creators & digitalizzazione post covid-19

Luglio 7, 2020

Questa settimana parliamo di due temi caldi del web: youtube e i creators italiani del momento, e qualche dato sulla digitalizzazione post covid-19. Vedremo innanzitutto chi sono i creators più popolari nel panorama italiano, e capiremo perché scegliere l’innovazione digitale è diventata più di una scelta, una necessità.

Youtube creators: chi sono i best 5?

È arrivato il momento di parlare di un altro canale Social Media che, nonostante l’età, continua ad aggiudicarsi il podio dei canali più visualizzati sia mensilmente che annualmente: parliamo ovviamente di Youtube. Il popolare Social Media che conta oltre 1.9 miliardi di utenti attivi ogni mese sfodera ogni anno nuovi trucchi per mantenere questa larga fanbase sempre attiva e ingaggiata.

Tra le carte giocate, sicuramente quelle più interessanti riguardano il panorama di YT creators assunti direttamente dalla piattaforma per creare contenuti mensilmente. Può sembrare strano, ma al giorno d’oggi essere uno Youtuber è diventato un vero e proprio mestiere a tempo pieno. Non si tratta soltanto di creare dei contenuti video da pubblicare, ma dei veri e propri mini-film con l’utilizzo di materiale specifico e di altissima qualità, in modo tale da attrarre sempre di più l’attenzione dello spettatore.

Vediamo quindi chi sono i 5 youtubers italiani più amati del momento:

Favij: uno dei primi youtubers italiani ad utilizzare la piattaforma filmandosi mentre giocava ai videogiochi, si posiziona nel posto più alto del podio con 5.76 milioni di iscritti;

Me Contro Te: con oltre 5.35 milioni di iscritti, questo duo di youtuber si conferma come il duo più popolare tra i più giovani – la fascia di età media è di 5-12;

Pantellas: il duo comico crea contenuti ispirandosi alla quotidianità e ai temi attuali, contando ad oggi 5.13 milioni di iscritti;

St3pny: amico di FaviJ e membro di un noto gruppo di youtuber gamers, anche Stepny ama giocare ai videogiochi e condividere le sue partite con la fanbase, intervallate da alcuni momenti di vita personale; la sua fanbase oggi è di 4.19 milioni di iscritti;

Ilvostrocarodexter: Nato come canale di gaming, è presto diventato un punto di ritrovo per tutti gli amanti del calcio: dexter, infatti, concentra quasi tutta la sua attenzione sui giochi di calcio – e ad oggi conta 3.01 milioni di seguaci;

Cosa ci dice questa classifica? Innanzitutto che il mondo del gaming è più vivo che mai, assieme a quello dei contenuti per bambini. La seconda informazione utile è che la fascia d’età di utenti è ancora molto giovane a dispetto di altre piattaforme competitor come Facebook – dove l’età media è salita a +25.

L’ultimo dato interessante non arriva da questi youtubers, ma dal dato di iscritti: ognuno di questi infatti conta attorno ai 4-5 milioni di iscritti, il che vuol dire che anche in italia gli utenti che scelgono youtube sono ancora tanti. Questi sono infatti i creators più famosi, ma attorno a loro cresce un mondo di micro influencer che sfruttano la piattaforma per raggiungere il loro pubblico.

Prima di valutare gli investimenti marketing e comunicazione, è importante tenere presente questa piattaforma non solo come un’alternativa agli altri canali social per la pubblicità, ma per dei veri e propri progetti con i creators che popolano questo mondo.

Post Covid-19: come hanno reagito le aziende italiane?

Gli ultimi mesi hanno visto, come sappiamo, uno stravolgimento della nostra quotidianità, e per diverse aziende italiane ciò ha significato la totale chiusura dell’attività. Tante micro imprese italiane, infatti, si sono trovate costrette a “chiudere” la loro attività per diversi mesi in attesa che la pandemia da Covid-19 calasse in numero di contagi, e soprattutto di morti. C’è chi è riuscito a tirare avanti cercando canali digitali alternativi, chi invece ha riconvertito la produzione in materiale medico necessario per la protezione delle persone – mascherine e disinfettante tra quelli più prodotti.

Ciò che risulta positivo in termini di digitalizzazione è che una buona fetta delle aziende è riuscita a compiere la transizione in tempi record, mentre un’altra parte ha compiuto questa transizione solo a metà:

– Il 41% delle aziende possiede sì un sito web, ma non riesce ad utilizzarlo in modo funzionale per renderlo visibile all’interno dei motori di ricerca

– Solo il 27% riesce ad attrarre più di 500 visite al mese

Cosa ci dicono i dati? Innanzitutto la positiva reazione delle aziende italiane nonostante il gap digitale presente nella maggior parte delle aziende, e in secondo luogo la velocità di reazione: in poche settimane sono stati infatti create nuove piattaforme informative e commerciali, quando si pensava che questo passaggio potesse richiedere dei mesi.

Le aree di impatto sui servizi digitali delle imprese sono principalmente 4: sales, delivery, comunicazione, performance. Andiamo per ordine:

Sales: prima del lockdown solo il 29% delle aziende aveva già attivato servizi digitali, mentre il 18% durante il lockdown; di queste circa il 23% si è organizzata tramite Whatsapp (i servizi della ristorazione per la maggior parte);

Delivery: circa un’azienda su 5 – ossia il 19% – ha attivato un servizio di delivery durante il periodo; questo è probabilmente il dato più interessante che ci dice come molte aziende siano riuscite a sopravvivere al Covid-19;

Comunicazione: sembra che il periodo Covid-19 non abbia portato maggiori investimenti nel mondo della comunicazione – solo il 6% infatti ha introdotto materiale informativo all’interno del proprio piano di comunicazione;

Performance: assieme alla scarsa comunicazione, anche le performance delle pubblicità sono state piuttosto discutibili: solamente pochi casi virtuosi – il 10% – hanno attivato investimenti significativi in pubblicità;n


Fonte:

https://youtubevisualizzazioni.com/youtube-news/76-classifica-youtube-italia-i-10-youtuber-pi%C3%B9-seguiti,-chi-sono-e-cosa-fanno.html

https://www.ninjamarketing.it/2020/07/02/micro-imprese-vendite-online-servizi-di-delivery-lockdown/

Hai ancora 5 minuti?

Scopri tutti gli articoli sul nostro blog e leggi i tuoi preferiti per scoprire qualcosa di nuovo sul mondo della comunicazione!