Tik Tok: che cos’è e come fare strategia marketing sul social media?
Tik Tok: che cos’è e come fare strategia marketing sul social media?
È nominato il Re dei Social Media del 2019, e nel 2020 promette già di crescere raddoppiando i dati del 2019. Sicuramente la situazione attuale del coronavirus, che forza alla quarantena circa 4 miliardi di persone, aiuta l’utilizzo della app con il lancio di challenge sempre nuove e accettate da milioni di utenti. Anche le aziende si adeguano quindi alla presenza di questo nuovo canale social, ma poche sanno davvero come funziona e le sue potenzialità. Scopriamo quindi che cos’è Tik Tok, come funziona, e come realizzare una strategia di marketing adatta.
Un pò di “storia” non fa mai male
Prima di approfondire il tema, è giusto dare un minimo di contesto e raccontare come è nato questo canale social e come si è introdotto nel mondo già popolato dei social media. Nel lontano 2014 venne lanciata l’app Musical.ly da una startup californiana e già fece parlare parecchio di sé perchè, per la prima volta dall’ingresso di Snapchat (surclassato poco dopo dalle Stories del gruppo Facebook) era arrivato un social media del tutto nuovo, con funzioni e scopi diversi rispetto a quelli già presenti e, diciamolo, regnanti nel panorama web.
Dopo pochi anni dal suo ingresso, e con la curva di iscritti che si faceva sempre più verticale, l’app venne acquistata da una compagnia cinese nel 2016, che ne cambiò il nome in “Byte Dance”. Questo nome, però, sembrò ridurre le funzioni e le potenzialità della piattaforma solamente ad una tipologia di video, ed è per questo che venne subito cambiato con un nome più fresco, ossia Tik Tok. Semplice, simpatico e immediato, oltre che internazionale, anche il nome ha sicuramente contribuito alla diffusione così massiva di questo nuovo social.
Che cos’è Tik Tok e come funziona?
In poche parole, Tik Tok è una piattaforma di video sharing pensata esclusivamente per il mobile, dove gli utenti possono interagire tra loro attraverso delle challenge che vengono lanciate sia dagli influencer – o Tik Tokers – oppure dai brand.
Che cosa sono le challenge? Sono delle sfide che invitano gli utenti a ripetere una coreografia, una sequenza di ballo, oppure mimare un film/serie tv. La challenge viene lanciata sia come contenuto branded – ossia sponsorizzato dal brand – che come contenuto unbranded e quindi senza una sponsorship dietro.
Solitamente le challenge branded vengono anche rilanciate dai Tik Tokers che rendono così la sfida più virale. Va sottolineato però che l’investimento minimo per fare pubblicità su Tik Tok, e lanciare quindi le challenge, ha una base minima di $50.000, senza contare l’investimento negli influencer che devono condividerle. Un costo un pò esoso che però aiuta l’app a garantire un controllo capillare sui contenuti che vengono condivisi.
Chi è il pubblico medio di Tik Tok?
Secondo gli ultimi dati del 2019, il pubblico di Tik Tok si riconferma simile a quello del predecessore Musical.ly, e quindi nella fascia 14-25 denominata comunemente dei “millennial”. Grazie alla partecipazione di influencer più adulti però, come Chiara Ferragni o Jimmy Fallon, il target negli ultimi mesi del 2019 e nei primi del 2020 si è innalzato raggiungendo anche la fascia d’età 25-35. Ovviamente tra un gruppo e l’altro non c’è la stessa frequenza di utilizzo: gli utenti più giovani, infatti, spendono almeno il doppio del tempo di quelli più adulti, che ancora prediligono le piattaforme social più tradizionali.
Come aggiungere Tik Tok alla propria strategia di marketing?
Come abbiamo anticipato, Tik Tok non è una piattaforma accessibile a tutti in termini di investimenti, e questo serve anche a proteggere gli utenti più giovani da eventuali campagne che possano violare le norme sui minori. Un altro avvertimento che preme qui ricordare è che la piattaforma è pensata per gli utenti più giovani, e ad oggi questi sono gli utenti più attivi: chi volesse investire su di essa, quindi, deve tenere conto soprattutto di quest’ultimo elemento perchè potrebbe incidere sui risultati della campagna.
Per poter creare una strategia di successo sulla piattaforma è quindi importante tenere conto di questi punti:
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Contenuto Campagna: più di altre piattaforme, è importante avere chiaro fin da subito l’oggetto della campagna e il messaggio principale da implementare; questo perchè, se si vuole rendere virale il contenuto sulla piattaforma, è meglio che il messaggio sia chiaro e conciso;
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Tik Tokers: per stimolare inizialmente la campagna e renderla virale, è meglio affidarsi a degli influencer che possano rendere la “challenge” virale e più visibilità possibile;
Oltre a questi, ci sono altri modi per raggiungere i clienti con diverse modalità di advertisement, vediamo quali sono:
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In-feed native adv: come per le Stories di Instagram, anche Tik Tok ti dà la possibilità di aggiungere ai tuoi contenuti in sponsorizzazione il tasto per la “call to action” che può essere sia per l’acquisto di un prodotto, che per il link alla pagina;
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Hashtag challenge adv: questo tipo di sponsorizzazione ti permette di mostrare agli utenti targetizzati il tuo banner con la challenge stabilita e avere in cambio gli insights sulla sua performance;
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Brand takeover adv: questo tipo di sponsorizzazione ti permette di “noleggiare” una categoria per un giorno e mostrare i contenuti in tema agli utenti che vi atterrano;
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Hashtag challenge unbranded: anche se come investimento in termini di risorse puà considerarsi rischioso, questo tipo di challenge è quello più popolare perchè permette di pubblicare contenuti branded non a pagamento, dove si invitano gli utenti a seguire e condividere la challenge; ovviamente la viralità del contenuto dipende molto anche dal seguito della pagina del brand;
Ecco quindi che i principali strumenti per strutturare la campagna di marketing su Tik Tok sono spiegati brevemente, con i vari touch point adatti per ogni tipologia di azienda ed esigenza.
Se avessi bisogno di una consulenza per strutturare la tua campagna su Tik Tok, o su altre piattaforme social, non esitare a contattarci.