TikTok Ban negli Stati Uniti: quali le implicazioni e il futuro della Piattaforma?

TikTok Ban negli Stati Uniti: quali le implicazioni e il futuro della Piattaforma?

Gennaio 16, 2025

Parliamo del ban di TikTok, la piattaforma cinese basata sull’implementazione di video brevi, padroneggia la scena mondiale dei social media da quasi 10 anni e che è oggi al centro di una disputa tra gli Stati Uniti e la Cina. Il contenzioso tra i due giganti va oltre le questioni economiche per sfociare in quelle di sicurezza e privacy, mettendo a rischio l’utilizzo della piattaforma nel paese a stelle e strisce. Vediamo perché e quali potrebbero essere le conseguenze.

Perché il ban della piattaforma?

La questione del ban di TikTok negli Stati Uniti è storia vecchia di cui si parla già da diversi anni, ma ha riacquistato vigore nel 2023, quando la crescente preoccupazione per la sicurezza nazionale e la privacy degli utenti ha portato le autorità americane a minacciare la compagnia di chiusura definitiva.

La poca trasparenza della compagnia cinese ByteDance ha alimentato il timore che i dati sensibili degli utenti americani possano essere condivisi con il governo cinese, violando così la privacy e in generale la sicurezza nazionale.

Iniziato come un semplice dibattito suIl’annosa questione della condivisione dei dati, è diventata presto una vera e propria disputa tra le due nazioni come conseguenza della crescente incidenza di TikTok nella vita quotidiana degli americani, in particolare tra i più giovani, che per diverse ore al giorno consumano i video senza sosta.

La sua influenza nelle dinamiche sociali, politiche ed economiche è divenuta ragione di preoccupazione da parte del governo americano che, durante l’amministrazione Biden, ha intrapreso misure concrete per affrontare questi rischi, a partire proprio dagli stati e agenzie governative, i quali hanno già imposto restrizioni all’uso dell’app sui dispositivi governativi.

I rischi non sono così impossibili se ci pensiamo bene: i legislatori americani hanno infatti sottolineato che la piattaforma potrebbe essere un tramite per raccogliere informazioni sensibili sugli utenti, inclusi dipendenti governativi e membri dell’esercito, attraverso comportamenti apparentemente innocui come la raccolta dei dati di geolocalizzazione o il monitoraggio delle abitudini online.

Mai come prima infatti la popolazione mondiale, inclusa quella appartenente a categorie sensibili come quelle governative e militare, è stata così dipendente dai social media e, quindi, controllabile. 


Il ban di Facebook in Cina

Il ban di TikTok negli USA non deve però sorprenderci, perché anche Facebook è completamente bannato nel territorio cinese sin dalla sua nascita per le stesse ragioni.

Il governo cinese, in questo caso, ha tenuto la linea dura impedendo a Meta, ossia Facebook e Instagram, di insediarsi nei dispositivi dei propri concittadini, e di non permettere la condivisione non autorizzata dei dati sensibili.

Lo stesso può valere quindi per TikTok, che nel giro di pochi anni è diventato un fenomeno globale che non solo intrattiene, ma che forma opinioni politiche e sociali, e ha anche oggi un ruolo significativo nelle elezioni e nelle manifestazioni politiche di vari paesi.

La paura è quindi che il governo cinese, sotto le spoglie della piattaforma, possa sfruttarla per influenzare l’opinione pubblica in altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti.

 

Come ha risposto TikTok?

TikTok ha sempre negato le accuse, sostenendo che non ci sono prove che i dati degli utenti americani vengano condivisi con il governo cinese, e ha deciso di attuare diverse misure per migliorare la trasparenza e la sicurezza, come l’apertura di centri di dati negli Stati Uniti e l’assunzione di esperti locali per monitorare la protezione dei dati.

Inoltre, i referenti della piattaforma hanno cercato fin da subito di minimizzare le preoccupazioni politiche attraverso l’introduzione di politiche di moderazione dei contenuti più rigide, in modo da rispondere alle accuse di manipolazione delle opinioni politiche.

Tuttavia queste azioni, per quanto utili rispetto all’anarchia che regnava fino al 2021, non sono riuscite a placare completamente i timori delle autorità americane, la quali hanno spostato la discussione più su un ambito geopolitico.

Quali sono le conseguenze?

Se gli Stati Uniti dovessero effettivamente procedere con il ban di TikTok, l’impatto sarebbe devastante sotto più fronti, sia di carattere economico e tecnologico, che soprattutto politico.

Il divieto di utilizzare la piattaforma potrebbe infatti creare un importante precedente che potrebbe influenzare altre piattaforme tecnologiche globali come Huawei, Alibaba e altre tech company cinesi, che rischierebbero in futuro di trovarsi sotto scrutinio di altri paesi, portando a una nuova era di “cyberprotezionismo”.

Ma non solo, anche i cosiddetti Creator, soprattutto quelli nati proprio dalla piattaforma e per i quali TikTok è diventato il palcoscenico principale, si troverebbero costretti a migrare su altre piattaforme come Instagram, YouTube Shorts o Snapchat, ma non è detto che la transizione sia facile.

Le piattaforme appena elencate esistono nel panorama dei social media mondiali molto prima di TikTok, ma una volta che quest’ultima è entrata in gioco gli utenti hanno scelto di utilizzarla per una serie di ragioni che vanno al di là della moda del momento, e possono essere sintetizzate in: 

  • Algoritmo più performante
  • Contenuti esclusivamente in formato video
  • Interconnessione internazionale tra gli utenti
  • Facilità di utilizzo

Per queste e altre ragioni, gli utenti hanno scelto TikTok al posto delle altre piattaforme, ed è difficile che questi possano cambiare piattaforma dall’oggi al domani.

Inoltre, i primi a protestare per il ban sono proprio i Creator che, grazie al sistema di remunerazione in base alle views, hanno costruito una carriera e un vero e proprio lavoro, che rischia di non ottenere la medesima remunerazione su altre piattaforme.

Ad ultimo, ma non meno importante, questa azione da parte degli Stati Uniti potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle relazioni politiche ed economiche con la Cina e i suoi alleati, i quali potrebbero reagire con misure forti per rispondere ad un danno economico così ingente.

Prospettive Future

Anche se al momento TikTok continua ad operare negli Stati Uniti, il ban è ufficialmente previsto per il 19 Gennaio 2025, e la sua posizione diventa ogni giorno sempre più precaria.

Le indagini federali sono ancora in corso, e i legislatori stanno esplorando diverse soluzioni per limitare l’accesso alla piattaforma senza causare danni collaterali troppo gravi. 

Il futuro di TikTok negli Stati Uniti dipenderà molto dalle evoluzioni politiche e dalle azioni della piattaforma per garantire che i dati degli utenti siano protetti in modo adeguato.

Se la piattaforma riuscirà a convincere il governo americano della sua trasparenza e affidabilità, potrebbe evitare un ban, ma la sfida sarà ardua e dal risultato per niente scontato. 

I fatti di questi giorni che stanno accadendo davanti ai nostri occhi mostrano come i social media non siano più solamente dei luoghi dove incontrarsi e scambiare idee, o rilassarsi nel tempo libero, ma stiano diventando dei veri e propri aghi della bilancia da utilizzare per le questioni geopolitiche mondiali, proprio perché ognuno di noi non riesce più a farne a meno e vi trascorre al loro interno diverse (a volte troppe!) ore della propria giornata. 

 


Fonti:

https://www.wired.it/article/tiktok-ban-stati-uniti-ricorso-corte-suprema/ 

https://www.hdblog.it/sicurezza/articoli/n605422/tiktok-ban-proposta-rimandare-scadenza-perche/ 

https://www.hwupgrade.it/news/web/tiktok-verso-il-ban-usa-gli-utenti-migrano-su-rednote-un-social-ancora-piu-cinese_134545.html 

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