Instagram: il successo di un social che ha rivoluzionato il mondo intero (assieme a Facebook!)
Instagram: il successo di un social che ha rivoluzionato il mondo intero (assieme a Facebook!)
Questa settimana abbiamo deciso di raccontarvi la storia di uno dei social media più popolari al mondo che hanno rivoluzionato non solo la comunicazione, ma la società intera: parliamo di Instagram. Ripercorriamo assieme le tappe principali del suo successo e le caratteristiche che lo rendono diverso da Facebook, alleato e competitor allo stesso tempo.
È ormai difficile incontrare qualcuno che non abbia nemmeno mai sentito parlare di Instagram, social media nato con l’intento di facilitare la condivisione di immagini create istantaneamente – da qui infatti il prefisso Insta, per rendere l’idea di istantaneo – e raccontare la propria vita senza utilizzare forzatamente delle descrizioni. Per la prima volta, il testo non aveva più il ruolo principale, ma erano invece le immagini a parlare da sole. Vediamo quindi le tappe principali della sua storia, il suo presente e futuro nel panorama dei Social Media.
Instagram e Facebook: così simili e così diversi fin dalla nascita
Come nasce un’idea? Un prodotto? Un’app?
Partiamo dal lontano Ottobre 2010, quando Instagram fa il suo debutto in società. Le menti dietro la creazione dell’app, nonché i suoi fondatori, sono Kevin Systrom e Kriegeri, due giovani programmatori che sognavano in grande fin dall’inizio. Infatti, quando decisero di vendere Instagram a Facebook contavano tredici impiegati in tutto, un numero davvero piccolo in confronto al gigante di Menlo Park. Eppure Zuckerberg e il suo team avevano già intravisto le potenzialità di una app così rivoluzionaria, che conta oggi più di mille persone impiegate nell’organico e una crescita annuale che raddoppia costantemente quella dell’anno precedente.
Dunque, qual è stata l’idea che ha dato il via al social più di successo del momento?
Sembrerà strano ma le parole chiave sono molto semplici, ossia: Italia e Viaggio. Uno dei fondatori, Systrom, durante il suo terzo anno di università, decise di viaggiare proprio in Italia, e da quel viaggio così suggestivo, e le foto scattate ai piatti consumati e le bellezze visitate, ebbe l’idea di creare un’app che permettesse di condividere istantaneamente tutto ciò. Non solo cibo e arte, ma tutto quello che una persona desiderava riprendere e conservare nel proprio profilo personale. Ma come ben sappiamo, le tecnologie nel 2010 erano sicuramente diverse da quelle che abbiamo oggi a disposizione – per i più giovani sottolineiamo che l’iphone 4 era appena stato lanciato sul mercato.
Affascinato da quell’esperienza tutta italiana, e dalle bellezze osservate nel periodo, Systrom decise di chiudere il suo Junior Year (3° anno universitario) proprio in Italia. Aveva con sé una fotocamera professionale per immortalare ogni momento di questa esperienza così suggestiva. Un giorno però il suo professore gli disse di non utilizzarla più e di passare ad una camera diversa, molto meno professionale: una Holga. Questa macchina era semplice, di plastica, che realizzava fotografie imperfette, un po’ sbiadite che definiremmo “filtrate”. Lo scatto che questa macchina era in grado di realizzare era quadrato e permetteva in fase di sviluppo, grazie all’utilizzo di liquidi e coloranti, di ottenere gli scatti sfumati verso l’arancione, color seppia oppure con un effetto invecchiato.
Tutti questi elementi non vi anticipano nulla? Le foto quadrate, di bassa risoluzione e con le quali si può giocare con filtri di vario genere. Poche e semplici idee: queste hanno fondato la piattaforma Instagram e l’hanno immediatamente distinta dal cugino più grande Facebook, decretandone un successo planetario in pochissimi anni, fino a rendere questo Social Network il Re nell’Influencer Marketing, e nel marketing digitale in continua evoluzione.
Da un’idea nasce una rivoluzione: Instagram ieri e oggi
L’idea era sì semplice, ma che ha sicuramente decretato il successo della piattaforma. L’altra chiave di un successo così strepitoso è stata la tempestività con cui questa app si è inserita sul mercato, rispondendo al bisogno principale che gli utenti avevano al momento, ossia il bisogno di condividere non solo le fotografie, ma ogni momento della loro giornata: il social network infatti è stato presto utilizzato per scegliere l’outfit perfetto del sabato sera, il paio di orecchini più trendy del momento, la sessione di workout in palestra, il ristorante più in voga e molto altro ancora. Anche se limitato, soprattutto nei primi anni di crescita Instagram diventò un piccolo motore di ricerca da cui prendere ispirazione su più fronti.
Questi pochi ingredienti hanno reso Instagram ampiamente popolare, e qui arriva l’apporto principale di Facebook, che sicuramente ne ha decretato il successo globale. Il colosso di Zuckerberg ha infatti permesso alla piattaforma di adattarsi e modularsi a seconda delle esigenze degli utenti. Sappiamo però che Instagram nasce con un format diverso rispetto a Facebook, e vediamo quindi le principali differenze:
Facebook: mette in contatto le persone nel mondo attraverso la condivisione di fotografie, link, articoli di giornale, GIF animate e altro ancora;
Instagram: mette in contatto le persone nel mondo MA esclusivamente attraverso scatti fotografici o mini video, che possiamo definire esperienze, create ad hoc sul momento in cui vengono riprese.
Con queste brevi descrizioni delle due piattaforme, comprendiamo come queste non possono venire trattate alla stessa maniera quando si struttura il piano di comunicazione di brand o servizio, e più in generale nel proprio piano marketing. Un errore spesso compiuto ancora da tantissime aziende è quello di creare una creatività che viene ripetuta in maniera identica su entrambe le piattaforme. Niente di più sbagliato! E vediamo perché.
Partendo dal presupposto che le due piattaforme social hanno funzioni diverse, entrambe rispondono ad obiettivi talvolta diversi, parlano a target differenti e comunicano in due modalità che non sono assolutamente paragonabili. Su Instagram, infatti, gli utenti navigano spinti dalla necessità di consultare fotografie o video di qualità e il brand, da parte sua deve fare in modo di “cogliere” non solo il trend del momento, ma di comprendere i momenti migliori per inserirsi all’interno delle conversazioni già in atto. Instagram non è un social che lascia spazio al caso, e ogni dettaglio deve essere curato, mentre per quanto riguarda Facebook sono più le esperienze personali a parlare, e la qualità delle immagini passa in secondo piano.
Tag e Hashtag: il linguaggio “instagrammabile” per eccellenza
Ora che Instagram fa parte della nostra quotidiana, e molti ormai lo utilizzano per lavoro, sappiamo molto bene che oggi non è sufficiente scattare una fotografia e pubblicarla all’istante. Ogni immagine va arricchita con un tag o hashtag. Ma perché? Prendiamo ad esempio un brand di abbigliamento e supponiamo che pubblichi e sponsorizzi lo scatto di una ragazza in riva al mare. Conoscendo il suo target, l’obiettivo che il brand deve imporsi è quello di comparire dove può intercettare il suo target che non è solo sul suo profilo, ma su più conversazioni che si attuano su più livelli.
Ed è qui che entrano in gioco i famosi hashtags. Diverse aziende scelgono di utilizzarne solamente uno pensando così di risolvere il “problema” del copy, applicandolo così su entrambe le piattaforme. In realtà gli hashtags hanno ancora oggi però un potere incredibile, e non solo su Twitter. Instagram infatti ci insegna che non vi è l’obbligatorietà di seguire esclusivamente i profili personali degli utenti, ma che si possono seguire gli hashtag per vari scopi (quello ispirazionale lo abbiamo sottolineato più volte). Tra i più popolari troviamo ancora oggi i seguenti:
#food #art #nail #outfit #marketing #brunch #breakfast #cakes #wedding
Potremmo elencarne ancora tanti altri, ma per il momento vi lasciamo con la riflessione non solo sulla storia di Instagram e la sua crescita sorprendente negli anni, ma sulle sue potenzialità da sfruttare oggi e domani per il tuo business.
Sappiamo che anche l’utilizzo delle piattaforme social non è un mestiere semplice, e negli anni si sta rendendo un vero e proprio lavoro. Ecco perché siamo a completa disposizione per un progetto da avviare assieme e sfruttare al meglio le piattaforme social per il tuo business.
La Redazione di NaraMe Agency
Fonte:
https://marketingtorino.it/la-storia-instagram-social-network-delle-immagini-piu-usato-al-mondo/